Finalmente, una iniziativa contro le bufale (di Putin)

Soldi nostri! Un anno fa l’Unione Europea deliberava lo stanziamento di un sacco di soldi e la creazione del Gruppo di lavoro per le comunicazioni strategiche verso l’Est (East StratCom Task Force) per contrastare la “sempre più aggressiva propaganda russa (che in alcuni casi) arriva a inquinare anche la popolazione europea” e questo perché “la crescente sfiducia dei lettori nei media e degli elettori nei politici ha permesso velocemente alle testate online russe di attecchire su un pubblico sempre più scettico”.

Non si sa quanti soldi (nostri) l’Unione Europea abbia già speso per questa buffonata. Di certo sono già molti i giornalisti con il cappello in mano ad elemosinare qualche obolo. In ogni caso, qualcuno già si è dato da fare. Ad esempio “La Stampa” che apre le danze con una scalcinata inchiesta -“Bufale e social network: così funziona la nuova propaganda russa di Putin”-  che “dimostra” come gli articoli che documentano i crimini (qui gli ultimi) dei tagliagole  di Kiev (assistiti da soldati e contractors USA) che quasi ogni giorno vengono compiute in una Ucraina sotto tutela NATO e UE sono “bufale”.

Che fare di fronte a questa infamia? Invece di ridocumentare e rinfacciare, uno per uno, questi crimini, forse è più divertente segnalare qui solo alcune (purtroppo sono in ferie e non ho con me l’archivio) tra le più incredibili bufale propagate proprio da La Stampa.

Le più incredibili bufale de La Stampa

Intanto la “saga dei crimini di  Kim Jong Un, dittatore della Corea del Nord”. La Stampa da il suo contributo alla diffusione di questa sequela di bufale (che sembrano uscite dalla penna dei, benemeriti, redattori di Lercio) pubblicando notizie quali fa “uccidere a cannonate il ministro della Difesa, colpevole di essersi appisolato ad una cerimonia ufficiale”, “uccide lo zio facendolo sbranare da 120 cani” assolda degli hacker per impedire l’uscita del filmucolo “The Interview” (per saperne di più su questa storia leggere qui)

Poi c’è quella del “Capo dell’Isis liberato per un “errore burocratico” dal carcere americano di Camp Bucca” (vedi anche qui)

Oppure “Litvinenko assassinato (forse) per ordine di Putin”

Oppure “Il bambino sparato dai soldati di Assad” (si trattava di un set cinematografico)

Oppure L’aviazione di Assad che bombarda con napalm una scuola

Oppure, Il Dc9 Itavia abbattuto su Ustica da Gheddafi

Oppure, l’ambasciata venezuelana a Bagdad che rilasciava passaporti falsi ai terroristi siriani

……

P.S. Comunque, tra qualche giorno vedo di completare l’elenco: Keep in touch

 

Francesco Santoianni

(articolo già pubblicato nel 2016 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/

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