Aveva la leucemia, ma è morto “per il morbillo”

Se non fosse una tragedia sarebbe una comica questo titolo in prima pagina di Repubblica: “Bambino malato di leucemia muore di morbillo”. Ma la leucemia, distruggendo le difese immunitarie, trasforma in killer anche le più banali infezioni, anche un raffreddore. O è in cantiere anche l’obbligatorietà della vaccinazione contro il raffreddore? Dopo le sbalorditive dichiarazioni della Lorenzin (“240 bambini uccisi dal morbillo in Gran Bretagna”) c’è da aspettarsi di tutto.

Già, la Lorenzin. Invece di essere condannata per procurato allarme e cacciata dal governo per le sue bufale (qui il video) , continua – come se niente fosse – a fare il ministro della Sanità. E intanto, sempre più pediatri “colpevoli” di aver espresso pubblicamente le loro perplessità sui vaccini vengono radiati dall’Ordine dei Medici e ridotti alla fame. Repubblica ringrazia.

Francesco Santoianni


 

Aggiornamenti (23 giugno 2017, ore 21,24)

A detta di Andrea Biondi, primario della clinica pediatrica al San Gerardo di Monza, che ha assistito il bimbo (in una dichiarazione rilasciata alla ADN Kronos) . “I fratellini del bimbo morto per morbillo non c’entrano nulla. (…) Siamo sicuri di questo, perché i fratellini hanno avuto il morbillo in un momento successivo, dunque la conclusione cui sono arrivati alcuni media è infondata.” Aggiungendo poi “La sua unica protezione sarebbe stata l’immunità di gregge“.  È possibile, quindi, che il morbillo sia stato trasmesso al bambino da una qualsiasi persona che, magari, era pure vaccinata contro il morbillo. Si veda a tal riguardo questo articolo pubblicato, non dal solito “NoVax”, ma da una delle più prestigiose riviste di Medicina.


Aggiornamenti (23 giugno, ore 18,45)

Ultima sbalorditiva dichiarazione della Lorenzin: il bambino è “morto di morbillo” non perché aveva la leucemia ma perché “non poteva essere vaccinato” (grazie a L. J. per la segnalazione)


Aggiornamenti (23 giugno, ore 18,30)

Ma se i fratellini fossero stati vaccinati il bambino poteva salvarsi? La risposta del Direttore sanitario del Direttore del Reparto Pediatria dell’ospedale S. Gerardo di Monza

 


 

 

 

 

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